Le aziende di autotrasporto con un più alto numero di violazioni in materia di tempi di guida, riposo e utilizzo del tachigrafo digitale saranno oggetto di controlli più accurati da parte degli ispettori del Lavoro. È quanto stabilisce uno schema di decreto legislativo approvato, in via preliminare, dal Consiglio dei ministri del 13 marzo, che punta a rafforzare le verifiche sulla corretta applicazione delle regole per la sicurezza stradale e il rispetto dei tempi di lavoro dei conducenti.
Nel dettaglio, l’INL potrà accedere al sistema di classificazione del rischio, un archivio di dati che individua le imprese con tassi di infrazione più elevati, per indirizzare in modo mirato le ispezioni nelle loro sedi. Il provvedimento, che costituisce una modifica al decreto legislativo 23 febbraio 2023 n. 27, sarà ora sottoposto al parere delle competenti commissioni parlamentari prima di tornare a Palazzo Chigi per l’approvazione definitiva.
Il testo introduce anche una serie di criteri aggiornati per classificare il livello di rischio delle imprese di autotrasporto, prendendo in considerazione le violazioni legate ai tempi di guida e di riposo e all’uso del tachigrafo digitale. Questa revisione risponde a quanto previsto dalla direttiva UE 2024/846, da recepire entro febbraio 2025.
Presentato su proposta del Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il decreto sostituisce inoltre l’Allegato III del decreto legislativo 4 agosto 2008, n. 144, rinnovando così il sistema nazionale di classificazione del rischio e prevedendo che anche gli ispettori del Lavoro possano consultare i dati necessari a svolgere i controlli in azienda.
Grazie a questo intervento normativo, la vigilanza dell’INL potrà concentrarsi in modo più incisivo sulle imprese che mostrano lacune in termini di sicurezza stradale e rispetto dei turni di lavoro, contribuendo così a elevare il livello di protezione per gli autisti e favorire una maggiore responsabilizzazione del settore.
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