La Commissione europea censura i divieti austriaci lungo il corridoio del Brennero in quanto contrari al principio della libera circolazione delle merci. Ora la parola va alla Corte europea che dovrà decidere della questione. Plaudono tutte le associazioni, da Anita a Fiap, da Fai a Confartigianato Trasporti, fino a Confetra. E anche dall’IRU sono arrivati complimenti all’Italia.
L’Italia vince un importante scontro contro l’Austria riguardo al Brennero. La Commissione Europea ha dato ragione all’Italia, accogliendo le critiche mosse dal nostro governo in febbraio riguardo alle restrizioni austriache sul traffico pesante attraverso il passo del Brennero. Secondo la Commissione, tali misure compromettono la libera circolazione delle merci, garantita dai trattati UE.
Le normative contestate includono il divieto di circolazione notturna, restrizioni settoriali per certi tipi di merci e il sistema di dosing, che limita l’ingresso in autostrada a 300 camion l’ora vicino a Kufstein in certi giorni. Anche se Vienna giustifica queste misure con motivi ecologici e di sicurezza, la Commissione ha dichiarato che mancano di coerenza e penalizzano ingiustamente le imprese non austriache.
Per quanto riguarda l’accusa dell’Italia di mancanza di cooperazione da parte dell’Austria, la Commissione ha stabilito che non ci sono prove sufficienti a sostegno di questa affermazione. Ora, la disputa potrebbe essere portata davanti alla Corte di Giustizia Europea se non si trova una soluzione conciliativa. Matteo Salvini, il ministro dei Trasporti italiano, ha già espresso l’intenzione di procedere in tal senso per proteggere i diritti delle imprese e la libertà di movimento nell’UE.
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